lunedì 28 aprile 2014

L'arma - verità e privilegi occulti - come vogliono occultare e manipolare le verità dell'Arma e le pensioni doro dei generali .


Ti fanno la morale ma non ti spiegano come arrivare a fine mese”, i generali dei carabinieri sono novanta, di cui oltre le metà in servizio nella capitale “alcuni non si curano d’altro che dei propri interessi” e “calpestano le regole che dovrebbero essere rispettate da tutti per mettere le mani sempre più su maggiori compensi e indennità”.  
La carica di vicecomandante generale viene conseguita per anzianità e ricoperta per un breve periodo, giusto per accaparrarsi una considerevole pensione che non trova riscontro nei contributi versati. Un vicecomandante generale andrà in pensione con un vitalizio di 14 mila euro al mese.Tanti i generali che hanno usufruito di questa norma, incomprensibile, in regime di spending review.
generale C.A. Massimo Iadanza, inizio mandato 7 marzo 2013, fine mandato 18 maggio 2013. Circa due mesi;
generale C.A. Clemente Gasparri, inizio mandato 7 marzo 2012, fine mandato 7 marzo 2013, circa un anno;
generale C.A. Carlo Gualdi, inizio mandato 13 gennaio 2012, fine mandato 6 marzo 2012, meno di due mesi;
generale C.A. Michele Franzé, 14 giugno 2011,  12 gennaio 2012, 7 mesi;
generale C.A. Corrado Borruso, 14 giugno 2010, 13 giugno 2011, un anno;
generale C.A. Stefano Orlando, 23 luglio 2009, 14 giugno 2010, un anno;
generale C.A. Giorgio Piccirillo, 11 gennaio 2008,  22 luglio 2009, un anno e mezzo;
generale C.A. Massimo Cetola, 12 luglio 2007,  11 gennaio 2008, sei mesi;
generale C.A. Goffredo Mencagli, 17 luglio 2006,0 11 luglio 2007, un anno;
generale C.A. Roberto Cirese, 27 febbraio 2006, 11 luglio 2006, 5 mesi;
generale C.A. Roberto Santini, 27 febbraio 2005, 26 febbraio 2006,un anno;
generale C.A. Ermanno Vallino, 6 febbraio 2005, 26 febbraio 2005, 20 giorni;
generale C.A. Salvatore Fenu, 23 marzo 2004, 5 febbraio 2005,un anno;
generale C.A. Emo Tassi, 2 settembre 2003, 22 marzo 2004, sei mesi;
generale C.A. Virgilio Chirieleison, 2 settembre 2002, 1 settembre 2003, un anno;
generale C.A. Mariano Ceniccola, 10 aprile 2002, 2 settembre 2002, 5 mesi;
generale C.A. Carlo Alfiero, 10 aprile 2001, 9 aprile 2002, un anno;
generale C.A. Giovanni Narici, 9 agosto 2000, 9 aprile 2001, 8 mesi;
generale D. Paolo Bruno Di Noia, 9 agosto 1999, 8 agosto 2000, un anno;
generale D. Giorgio Cancellieri, 9 agosto 1998, 8 agosto 1999, un anno;
generale D. Giuseppe Bario, 15 giugno 1998, 8 agosto 1998, 2 mesi;
generale D. Bruno Brancato, 15 giugno 1997, 14 giugno 1998, un anno.
In quindici anni si sono succeduti 22 vicecomandanti generali: una logica incomprensibile uno solo può diventare comandante generale dei carabinieri, ma gli altri pari grado non devono rimetterci economicamente. Non bastasse, i vertici dell’Arma fanno a gara per ricoprire altri incarichi, da prefetto a consigliere di Stato o consulente della Corte dei Conti.
La situazione nell’Arma é nota: sprechi e privilegi in alto, abusi impuniti e suicidi in basso, altro che tangentopoli, si parla di armopoli.
Nel 2011, il senatore Caforio scrisse : “in un contesto di tagli indiscriminati, un aumento ai vertici delle Forze armate è incomprensibile. Che senso ha mantenere ancora il vicecomandante dei carabinieri e della G.d.F. ? Non possiamo permetterci sprechi di denaro pubblico per gratificare alti funzionari dello Stato, già ampiamente remunerati”. Nonostante questa grave denuncia il comandante generale ha lasciato fare. Dal 1814 nell’Arma si sono succeduti 58 comandanti generali e 96 vice, con una media di un comandante generale ogni 4 anni e di 1 vice ogni 2. Dal 1997 questa media è saltata: 1 vice comandante ogni 7 mesi.
Recentemente però la Corte dei Conti ha deciso che i vicecomandanti generali dei carabinieri non hanno diritto alla sip (speciale indennità pensionabile). Si tratta di cifre considerevoli. La sip è un emolumento pari a circa 5-6 mila euro netti in più al mese. La somma annuale lorda è di 115.025,28 euro, cifra che entra nella pensione che arriva fino a 14 mila euro netti mensili.
Oggi la figura del vicecomandante è in discussione visto che, dopo il comandante generale, nell'Arma come nella Finanza il numero due effettivo è il capo di Stato maggiore.E il Movimento 5 stelle ha già presentato un disegno di legge per l'abrogazione dei vicecomandanti dei carabinieri e della Gdf.
Il nodo è tutto politico, basti pensare che cambiano i governi ( Berlusconi, Monti, Letta, Renzi ) ma il miliardario comandante generale é sempre la stessa persona .
FONTE - www.malagiustiziainitalia.it

lunedì 21 aprile 2014

Meteorite esplode sulla città di Murmansk - Russia - oppure un satellite spia abbattuto .

Meteorite esplode sulla città di Murmansk - Russia - oppure un satellite spia abbattuto . 

A darne notizia sono state alcune agenzie di stampa e alcuni quotidiani internazionali, tra cui la NBC News e la RT (Russia Today) che hanno dedicato un servizio relativo alla caduta di una grossa meteorite, forse paragonata a quella esplosa a Chelyabinsk il 15 Febbraio 2013.
Un video registrato da una autovettura che percorreva una strada della città russa di Murmansk, città nell’estrema parte nord-occidentale della Russia,
porto di mare sulla baia della Kola, a 32 km dal Mare di Barentsnord-occidentale, mostra l’esplosione di una palla di fuoco molto simile alla meteora che ha illuminato il cielo sopra Chelyabinsk in Siberia lo scorso anno. L’impatto con la conseguente esplosione, che non fatto nessun danno, è stata registrata Sabato notte (19 Aprile 2014) alle ore 02.13.

La meteora di Chelyabinsk fece molti danni alle strutture, come abitazoni, fabbriche etc.. con più di 1.200 persone ferite.  Al contrario, la Gazeta.ru ha riferito che nessun danno ed esplosione al suolo è stato sentito dopo la caduta della meteora di Sabato.
“Visivamente, è una stella luminosa, ma non particolarmente brillante”, ha detto alla NBC News l’analista astrofisico James Oberg.
Un rapporto on-line dal canale LifeNews della Russia ha detto che funzionari del Dipartimento di Emergenza, non hanno ricevuto chiamate di allarme sul bolide caduto Sabato notte. Hanno inoltre citato il rapporto di un astronomo a Murmansk, il Dr. Viktor Troshenkov, dichiarando che la palla di fuoco doveva essere parte dello sciame di meteore delle Lyridi, che raggiunge il suo picco massimo durante questi giorni delle festività. “Queste meteore bruciano nell’atmosfera, e non sono assolutamente pericolose”, ha detto Troshenko.
In uno dei video che vi mostriamo, registrato la notte di Sabato da una autovettura,  i passeggeri dell’automobile sono rimasti basiti, meravigliati dalla comparsa della luce intensa che ha solcato i cieli di Murmansk. Molte automobili in Russia sono provviste di telecamere nel cruscotto , soprattutto per documentare incidenti stradali e altre infrazioni lungo la strada. Ciò rende più probabile che determinati fenomeni transitori, come i flash delle meteore, vengono catturati su video. 





lunedì 14 aprile 2014

Wi-Fi è causa conclamata di irreversibili danni cerebrali , oppure usato come arma ad energia diretta !


Quella che risulta essere la principale minaccia per la nostra salute è anche naturalmente quella che più viene tenuta nascosta dai media. Un giro economico più che miliardario, legato ai settori in piena crescita della telefonia e della tecnologia wireless in genere, monopolizza infatti l’informazione, impedendo che si sappia a livello di massa un’inquietante verità: l’esposizione alle radiazioni di microonde a basso livello (Wi-Fi) è causa conclamata di irreversibili danni cerebrali, cancro, malformazioni, aborti spontanei, alterazioni della crescita ossea. E la fascia di popolazione più a rischio è rappresentata in assoluto dai bambini e dalle donne.
Non stupisce quindi che tutto questo fosse ben noto e documentato in ambito medico e scientifico già molto prima che la tecnologia Wi-Fi dilagasse in tutte le nostre case, arrivando quotidianamente alla portata anche dei bambini. Gli effetti biologici non solo pericolosi, ma letali di questa tecnologia sono stati abilmente tenuti nascosti al pubblico per preservare i lauti profitti delle aziende e per foraggiare le tasche dei vari Bill Gates e Steve Jobs.
Come ha dimostrato il Professor John Goldsmith, consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Epidemiologia e Scienze della Comunicazione, l’esposizione alle radiazioni di microonde Wi-Fi è diventata ormai la prima causa di aborti spontanei: addirittura nel 47,7% dei casi di esposizione a queste radiazioni, i casi di aborto spontaneo si verificano entro la settima settimana di gravidanza. E il livello di irraggiamento incidente sulle donne in esame partiva da cinque microwatt per centimetro quadrato. Un tale livello potrebbe sembrare privo di senso per un non scienziato, ma diventa però più significativo se diciamo che è al di sotto di quello che la maggior parte delle studentesse riceve in un’aula dotata di trasmettitori Wi-Fi, a partire dall’età di circa cinque anni in su.
Il dato ancora più allarmante è che nei bambini l’assorbimento di microonde può essere dieci volte superiore rispetto agli adulti, semplicemente perché il tessuto celebrale e il midollo osseo di un bambino hanno proprietà di conducibilità elettrica diverse da quelle degli adulti a causa del maggiore contenuto di acqua. L’esposizione a microonde a basso livello permanente può indurre ‘stress’ cronico ossidativo e nitrosativo e quindi danneggiare i mitocondri cellulari (mitocondriopatia). Questo ‘stress’ può causare danni irreversibili al DNA mitocondriale (esso è dieci volte più sensibile allo stress ossidativo e nitrosativo del DNA nel nucleo della cellula). Il DNA mitocondriale non è riparabile a causa del suo basso contenuto di proteine istoniche, pertanto eventuali danni (genetici o altro) si possono trasmettere a tutte le generazioni successive attraverso la linea materna.
wifi-danni
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato questi rischi in un documento di 350 pagine noto come “International Symposium Research Agreement No. 05-609-04”  (“Effetti biologici e danni alla salute dalle radiazioni a microonde – Effetti biologici, la salute e la mortalità in eccesso da irradiazione artificiale di microonde a radio frequenza”). La sezione 28 tratta in modo specifico i problemi riguardanti la funzione riproduttiva. Questo documento è stato classificato ‘Top Secret’ e i suoi contenuti celati dall’OMS e dall’ICNIRP (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection – Commissione Internazionale per la Protezione dalla Radiazione Non-Ionizzante).
Da un ottimo articolo di Barrie Trower pubblicato dall’edizione italiana della rivista Nexus, apprendiamo quali sono i rischi principali per i bambini esposti all’uso di cellulari e a tecnonologie Wi-Fi:
L’irradiazione di microonde a bassi livelli influenza i processi biologici che danneggiano la crescita fetale. Non solo: gli stessi processi biologici sono coinvolti per:
- Barriera Ematoencefalica: si forma in 18 mesi e protegge il cervello dalle tossine. Si sa che viene alterata. – Guaina Mielinica: ci vogliono 22 anni perché si formino i 122 strati di cui è composta. E’ responsabile di tutti i processi cerebrali, organici e muscolari. – Cervello: ci vogliono 20 anni perché si sviluppi (vi assicuro che i cellulari non lo aiutano in questo). – Sistema Immunitario: ci vogliono 18 anni perché si sviluppi. Il midollo osseo e la densità ossea sono notoriamente influenzati dalle microonde a bassi livelli come pure i globuli bianchi del sistema immunitario. – Ossa: ci vogliono 28 anni per lo sviluppo completo. Come menzionato, il grande contenuto di acqua nei bambini rende sia le ‘ossa molli’ che il midollo particolarmente attraenti per l’irradiazione con microonde. Il midollo osseo produce le cellule del sangue.
Chiaramente, quelli che decidono per noi stanno sottovalutando una pandemia di malattie infantili finora sconosciuta nelle nostre 40.000 generazioni di civiltà, che può coinvolgere più di una metà delle mamme/bambini irraggiati al mondo.
Alla luce di questi dati allarmanti e delle previsioni di molti scienziati secondo i quali, se proseguirà con questo ritmo la diffusione incontrollata dei sistemi Wi-Fi, entro il 2020 il cancro e le mutazioni genetiche saranno diffusi in tutto il mondo a livello pandemico, molti paesi stanno fortunatamente correndo ai ripari, varando leggi che limitano per i bambini l’uso dei cellulari e rimuovendo dalle aule scolastiche i dispositivi wireless.

Il Comitato Nazionale Russo per la Protezione dalle Radiazioni NON-Ionizzanti, in un proprio documento di ricerca intitolato “Effetti sulla salute dei bambini e adolescenti” ha evidenziato nei bambini esposti a queste radiazioni:
1) 85% di aumento delle malattie del Sistema Nervoso Centrale; 2) 36% di aumento dell’epilessia; 3) 11% di aumento di ritardo mentale; 4) 82% di aumento di malattie immunitarie e rischio per il feto.
E nel 2002, 36.000 medici e scienziati di tutto il mondo hanno firmato l’ “Appello di Friburgo”. Dopo dieci anni, l’Appello è stato rilanciato e mette in guardia in particolare contro l’uso del Wi-Fi e l’irradiazione di bambini, adolescenti e donne incinte. Quello di Friburgo è un appello di autorevoli medici internazionali che in Italia ha purtroppo trovato scarso ascolto.
E allora che fare? Come proteggere noi stessi, e soprattutto i nostri bambini, da questa letale minaccia invisibile?
Il sito Tuttogreen ha diramato un utile prontuario, consistente in dieci consigli pratici, che qui di seguito vi riporto:
1) Non fare usare i telefoni cellulari ai bambini, se non in caso di emergenza. Tollerati gli SMS, ma è meglio ridurre anche quelli. In Francia, non a caso è stata vietata la pubblicità dei telefoni cellulari rivolta ai minori di 14 anni;
2) Utilizzare sempre gli auricolari con cavo (non quelli wireless). Anche l’uso del vivavoce è consigliabile;
3) In caso di presenza di poca rete o di mancanza di campo, non effettuare chiamate. In questi casi sarà necessaria più potenza radiante, con conseguenti maggiori radiazioni;
4) Usare il cellulare meno possibile in movimento, come ad esempio in treno e in automobile. Il rischio costante di diminuzione del segnale aumenta in questi casi l’emissione di radiazioni;
5) Non tenete il cellulare vicino all’orecchio o vicino alla testa in fase di chiamata, quando le radiazioni sono più forti. Fatelo semmai dopo aver atteso la risposta;
6) Non tenete il cellulare in tasca dei pantaloni, nel taschino della camicia o nella giacca che indossate;
7) Cambiate spesso orecchio durante la conversazione e, soprattutto, riducete la durata delle chiamate;
8) Utilizzate il più possibile, quando potete farlo, la linea fissa non wireless, oppure strumenti di instant messaging come Skype o similari;
9) Non addormentatevi mai con il cellulare vicino alla testa, ad esempio usandolo come sveglia;
10) Scegliete sempre modelli che abbiano un basso valore di SAR (tasso di assorbimento specifico delle radiazioni).
Un undicesimo consiglio lo aggiungo io: se proprio dovete utilizzare un cellulare per comunicare con il mondo che vi circonda, evitate di usare gli smartphone. Sono in assoluto i più pericolosi!
wifi_malattie

martedì 1 aprile 2014

Aumentano gli scomparsi in Italia forse risvegliati dal sistema satellitare monarch

Aumentano gli scomparsi in Italia, tremila solo nell'ultimo anno. 

Il commissario: fenomeno in aumento oppure risveglio dal controllo mentale MONARCH .






 I numeri delle persone finite nel nulla fanno impressione. Al 31 dicembre 2013, sono 29.205 le persone scomparse in Italia, di cui 10.049 italiani e 19.156 stranieri. I maggiorenni sono 15.919, 13.286 i minorenni. Al 31 dicembre 2012, le persone da cercare erano invece 26.081.

Quello delle persone scomparse «è un fenomeno in aumento», spiega all'Adnkronos il prefetto Vittorio Piscitelli, dal 7 gennaio scorso Commissario straordinario del governo per le persone scomparse. I dati, «ci sono 3.124 persone scomparse in più rispetto all'anno precedente». Solo negli ultimi due anni si sono registrati oltre 20.000 casi «di persone che hanno fatto perdere le proprie tracce». In buona parte sono state trovate - spiega il Commissario - ma all'appello mancano ancora 3.000 persone da ricercare rispetto al 2012». «Stiamo seguendo tutti gli ultimi casi, anche all'estero - assicura il prefetto - è un fenomeno che tende a crescere, anche in ragione della crisi economica, perché ci sono molte persone che perdono il lavoro o sono vittime di disagi sociali. Per fronteggiare la situazione stiamo cercando di aumentare l'organico a disposizione della struttura, rispetto alle attuali circa 20 persone che lavorano al commissariato per le persone scomparse».

«È mio intento - anticipa Piscitelli - proporre in questi giorni ai vertici del Viminale la possibilità di aumentare l'organico a disposizione, per poter dare maggiore attenzione al fenomeno».