giovedì 25 aprile 2013

Gruppo israeliano Invia Sonda di Luna nel 2015


Gruppo israeliano Invia Sonda di Luna nel 2015

Israele Luna
L'organizzazione IL Space ha fissato un obiettivo ambizioso per se stessa - di inviare una spaceprobe israeliano sulla luna nel 2015. Il progetto ha ricevuto il sostegno significativo il Lunedi, quando la società di telecomunicazioni Bezeq ha annunciato di aver firmato.
Bezeq fornirà l'infrastruttura di comunicazione avanzate necessarie per il volo spaziale e anche sostenere le attività educative di Spazio IL.
La nave peserà meno di 140 chilogrammi (£ 308), il che rende il più piccolo veicolo spaziale mai a sbarcare sulla luna.
Spazio IL spera che il progetto dimostrerà innovativo capacità tecnologiche nel campo della costruzione di veicoli spaziali in miniatura intelligente, che costa circa un decimo del veicolo spaziale tipica.
Bezeq sarà responsabile per le trasmissioni della sonda dalla luna a un centro di controllo nella città di Yehud, nel centro di Israele.
"Questa straordinaria collaborazione ci permetterà di affrontare la sfida tecnologica enorme e ispirare le giovani generazioni," Spazio IL presidente Yanki Margalit ha detto del sostegno di Bezeq.
Spazio IL è un gruppo non-profit creato da appassionati spaziali israeliane per partecipare al Google Lunar X PRIZE concorso internazionale. Secondo il Lunar X sito web Google premio, un premio di 30 milioni dollari sarà data alla prima squadra di capitale privato che atterra un robot sulla luna, ha il viaggio del robot 500 metri sulla superficie lunare e restituisce video, immagini e altri dati a terra.
"Siamo motivati ​​da una missione: rilanciare l'avvio nazione israeliana intraprendendo un compito impegnativo, che si infiamma l'immaginazione di giovani generazioni del paese", dice il sito web di Spazio IL. "Spinto da una missione nazionale per avanzare settori scientifici e tecnologici di Israele, IL spazio è determinato a spingere ingegno ulteriormente rispetto al passato."

lunedì 8 aprile 2013

Gaming a controllo neurale

Gaming a controllo neurale


Durante il Game Developers Conference 2007 ha sconcertato la presentazione di un caschetto che permette un'interazione neurale con i videogiochi. Il lancio avverrà nel 2008

San Francisco - Casco da moto, da sci e adesso anche da videogioco. Questa la novità che rimbalza dalla Game Developers Conference 2007 di Frisco. L'australiana Emotiv Systems ha presentato il suo Project Epoc, un sistema composto da caschetto wireless, ricevitore wireless/USB e software. In pratica, il gamer di domani - si parla del 2008 - potrà interagire con i giochi per PC o console semplicemente facendosi "leggere" il cervello.

I sensori integrati nel caschetto sono in grado rilevare i segnali elettrici cerebrali e, una volta elaborati, trasmetterli in modalità wireless ad un unità di processing, come un PC, dotata del software specifico. Secondo Randy Breen, chief product officer dell'azienda, all'utente basterà "pensare" al movimento di oggetti per assistere ad una trasposizione videoludica di questeazioni. Saranno rilevate anche le espressioni facciali e il senso di eccitazione o calma. Insomma, per la Emotiv Systems è certamente il primo passo verso l'interazione "neurale": una delle frontiere più esplorate nella letteratura cyberpunk e fin qui adottate da rare tecnologie, perlopiù sperimentali.

Come avviene con i sistemi di riconoscimento della voce e della scrittura, anche in questo caso la piattaforma software ha bisogno di un periodo di "apprendimento". Contemporaneamente, all'utente viene richiesto lo sforzo di imparare a "visualizzare" alcune azioni affinché vengano stimolate alcune parti del cervello - fondamentali per le conseguenti rilevazioni da parte dei sensori. Breen, non a caso, è convinto che i bambini siano maggiormente predisposti a questo genere di interazione: la loro capacità di visualizzazione mentale è in totale sintonia con le modalità operative del sistema.

Il casco"La rilevazione lavora al meglio quando pensi ad un'azione in un modo particolare, e ripetendola allo stesso modo ogni volta", ha dichiarato Breen. "Un gran numero di ragazzini ha provato il sistema, e nella maggior parte dei casi sono quelli che hanno raggiunto i migliori risultati. Fondamentalmente perché non hanno le stesse barriere degli adulti. Hanno fantasie sul movimento telecinetico e ci credono".

Il caschetto mostrato alla stampa è servito solo per dimostrare le sue potenzialità agli sviluppatori, presenti allo showcase. Sebbene si tratti comunque di un prototipo, Emotiv è certa di riuscire a sbarcare sul mercato nel 2008. E non è detto che il suo debutto debba essere legato solo alla dimensione videoludica, dato che sono già in fase avanzata alcuni esperimenti in settori industriali - come quello medicale, della sicurezza, e della televisione interattiva.

Emotiv, che è stata fondata nel 2003, dispone di uffici in Australia e Stati Uniti. Fra i suoi investitori più importanti figura lo stesso governo australiano: uno dei quattro co-fondatori, Allan Snyder, è il direttore di The Centre for the Mind, joint venture tra Australian National University e University of Sydney.